La Macchina di Santa Rosa da Viterbo

Santa Rosa nasce a Viterbo, nell'anno 1233, da una famiglia molto povera. Una volta cresciuta, le disagiate condizioni economiche della famiglia impediranno alla giovane Rosa di prendere i voti per diventare suora. Nonostante la povertà, il  desiderio di professare i valori francescani con cui era stata educata, sarà lo scopo della sua breve vita.

Rosa, morirà infatti a soli 18 anni in conseguenza di una grave malformazione congenita. La fervente fede la spinse a professarla con una determinazione tale che non sfuggì ai potenti dell'epoca, che costrinsero lei e la sua famiglia all'esilio. Dopo la sua morte, nel 1251, la sua tomba nella nuda terra divenne luogo di venerazione.

I successivi miracoli e le frequenti apparizioni in sogno a Papa Alessandro IV, in fuga dai tumulti romani dell'epoca e  rifugiatosi a Viterbo ( sede Pontificia dal 1257 al 1281),realizzarono, seppur postumo, il sogno di Rosa  di accedere al vicino monastero delle Clarisse. Era il 4 settembre del 1258 e la traslazione del corpo della Santa  al Santuario a lei dedicato, per mezzo di una solenne processione, ha instaurato una tradizione popolare che si perpetrata interrottamente fino ai giorni nostri.

Accade infatti che da allora, alle 21,00  del 3 settembre, venga rievocata la traslazione del corpo di Santa Rosa con una serie di manifestazioni in costume, che culminano con l'imponente trasporto della macchina di Santa Rosa per le vie del centro storico di Viterbo. La macchina di Santa Rosa è un vero e proprio campanile che cammina. I materiali con cui è costruito sono mutati nel corso dei secoli, ma intatta è rimasta la fede dei Viterbesi per la loro Santa bambina.

La macchina di Santa Rosa è alta circa 30 metri, pesa 5 tonnellate ed è portata a spalla da 100 devoti, chiamati facchini di Santa Rosa. Vedere il campanile, unica fonte di luce, che cammina per le vie buie della città, avvertire lo sforzo fisico che i devoti facchini, che al passo e uniti dal desiderio comune di portare la Santa dove ella ha sempre desiderato essere, è una esperienza indimenticabile che lascia senza fiato.